Nella tappa regina del Tour de France Femmes, con tre salite e quasi 3000 metri di dislivello, si assiste a un’altra straordinaria prestazione di Silvia Persico che, confermandosi un’atleta completa e in grado di andare forte su tutti i terreni, chiude al sesto posto nella tappa vinta da Annemiek Van Vleuten.
Se l’olandese è apparsa inarrivabile per tutte le rivali, Silvia è stata in grado di restare nel primo gruppo inseguitore, cedendo solo nella seconda metà del Grand Ballon, ultima asperità di giornata.
«Dispiace per la piccola crisi avuta nel finale», ha affermato l’atleta della Valcar – Travel & Service al traguardo ai microfoni di Eurosport. «Tuttavia ho fatto del mio meglio e penso di aver fatto un’altra bella gara. Domani cercheremo di completare l’opera, anche se dopo oggi le gambe faranno male».
Un’opera che ora vede la 25enne bergamasca al sesto posto nella classifica generale, a 6 minuti e 11 secondi dalla maglia gialla ma a poco più di un minuto e mezzo dal podio. E con sei piazzamenti tra le prime dieci in sette frazioni. Niente male per una atleta che non è una scalatrice pura.
«Nemmeno io so definirmi», conferma Silvia Persico. «Penso di essere un’atleta che si difende su tutti i terreni e che in questa stagione è migliorata tanto anche in salita. Quanto sono migliorata lo vedremo però domani, visto che si saranno altre salite da affrontare».
L’ottava e ultima frazione del Tour de France Femmes, infatti, presenta altre tre asperità, di cui la temuta La Super Planche des Belles Filles, sulla cui vetta calerà il sipario sull’edizione 2022 della Grande Boucle.